March 24, 2007

Antico quartiere ebraico di Cagliari

Nel 1492 gli ebrei vennero cacciati da tutti i possedimenti del re di Spagna e quindi anche dalla Sardegna. Alcuni di essi rinunciarono alla loro religione pur di rimanere in città, altri invece lasciarono definitivamente l'isola. Prima dell'editto di espulsione la loro presenza dentro le mura del Castello (dalle quali invece, per diverso tempo, furono esclusi i cagliaritani ed i sardi in genere) era stata tollerata in quanto gli ebrei svolgevano una fervida attività finanziaria e commerciale, molto vantaggiosa per i governanti della città e dell'isola. Tuttavia, nonostante il privilegio di abitare nel Castello, erano costretti a sopportare umiliazioni molto pesanti: avevano l'obbligo di portare sugli abiti un drappo giallo come segno distintivo, di inginocchiarsi o nascondersi al passaggio di processioni in cui veniva portata la statua di Cristo, erano costretti a pagare una tassa annua e non potevano indossare ornamenti d'oro".